È da ritenere ormai una delle manifestazioni di arti visive più qualificate e significative a livello nazionale. Stiamo parlando del Premio “Trofeo Diomedes” che, giunto quest’anno alla sua ottava edizione si tiene annualmente nella splendida cornice della città di Manfredonia (FG), rinomata località balneare pugliese, meta nel periodo estivo di numerosi turisti provenienti da tutta Europa.
Si tratta di un concorso promosso dal centro studi Diomedes diretto dal dott. Vittorio D’Ambrosio e democraticamente aperto ad artisti italiani e stranieri con opere che poi, sottoposte al giudizio di una qualificata giuria presieduta ogni anno da uno storico dell’arte sempre diverso proveniente da altre regioni italiane, vengono premiate ed acquisite per una costituenda pinacoteca civica d’arte contemporanea. In pratica l’iniziativa pugliese si pone sulla falsariga delle varie rassegne d’arte che vengono organizzate un po’ in tutta Italia. Basti pensare ai premi Michetti, Suzzara, Sulmona, Vasto, Termoli, Salvi, per citarne alcuni, nei quali però a selezionare gli artisti espositori sono i vari critici curatori che spesso sappiamo essere non troppo obbiettivi nelle scelte poiché legati a propri gruppi di pittori o a potentati operanti nel campo dell’arte o gallerie. Qui invece la libera partecipazione offre a chiunque una prestigiosa opportunità espositiva; ecco perché tale iniziativa va vista e accolta con particolare simpatia. Ma vediamone in breve la storia.
Fondato con lo scopo di promuovere la ricerca artistica del territorio, le prime edizioni ebbero temi quali Atmosfere estive a Manfredonia e luci e colori del Gargano. Quindi, se così possiamo dire, una iniziativa localistica con intento di promozione turistica. In seguito è stato ampliato l’orizzonte culturale della medesima con l’istituzione del TROFEO DIOMEDES a tema libero. Nel 2005 la mostra è stata affiancata da un evento collaterale di suggestiva valenza organizzato da una stilista locale, basato sull’interazione Arte-moda, una sfilata di abiti da sposa e da cerimonia disegnati e cuciti per l’occasione, con concerto finale nel Chiostro di Palazzo San Domenico. L’anno successivo (2006) analoga iniziativa in Piazza Giovanni XXIII da parte di artigiani locali con sfilate di moda e concerto. E sempre nella stessa edizione si ebbero tre sezioni del premio rispettivamente sul piccolo formato, una riservata ai giovani ed una alla ricerca internazionale al femminile dal titolo “Pianeta donna”. Ci furono presenze di artiste provenienti oltre che dall’Italia, anche dalla Spagna, Belgio, Corea, Argentina, Francia, Finlandia.
Nell’edizione del 2007 le opere degli artisti partecipanti trovarono altri prestigiosi luoghi espositivi sempre nella città di Manfredonia: Chiostro e Auditorium di Palazzo dei Celestini, Chiostro di Palazzo San Domenico, Castello Svevo-Angioino, Piazza del Popolo e Piazza Giovanni XXIII.
Nel 2009 si registrò una svolta con mostre tematiche ad invito per documentare l’attuale panorama internazionale delle ricerche pittoriche, affiancate da una sezione riservata a giovani talenti sempre provenienti da tutto il mondo soprattutto segnalati dalle varie Accademie.
E siamo allo scorso anno quando la giuria presieduta dal noto critico Giovanni Amodio di Taranto assegnò i primi tre premi ai seguenti artisti: Sandro Cellanetti di Tivoli, Gaetano Andreana di Foggia e Carmine Antonio Mazziale di Campobasso.
Questa dunque la storia del Premio Trofeo Diomedes, che quest’anno si rinnova ancora una volta con la mostra che rimarrà aperta ai visitatori presso il Chiostro di Palazzo San Domenico in Manfredonia da martedì 17 agosto a sabato 21 agosto 2010, con premiazione e conferenza illustrativa del presidente di giuria sempre nello stesso luogo espositivo il giorno 21 alle ore 19. La partecipazione è limitata ai primi 80 artisti che si iscriveranno.
È previsto, come per le edizioni precedenti, un catalogo documentario sulla rassegna. In una pubblica dichiarazione alla stampa il presidente del centro promotore Vittorio D’Ambrosio ha evidenziato, come già da noi sostenuto, l’aspetto democratico della rassegna aperta anche ai giovani, nonché l’alto contributo che può fornire alla conoscenza del territorio del Gargano, uno dei paradisi turistici del nostro paese che dovrebbe maggiormente essere conosciuto ed apprezzato dai noi italiani per le sue bellezze paesaggistiche e soprattutto per le incredibili testimonianze artistiche.