L’arte genera Arte, la sensibilità alla bellezza dell’arte crea artisti.
Apprendiamo dal profilo facebook del pittore acquavivese Francesco Ferrulli, che recentemente, in occasione di un concerto, dal ‘’Farsi male Tour 2016’’ del cantante ligure Sergio Vallarino, in arte Zibba, l’artista ha omaggiato il cantautore con un suo quadro, ‘’un acquerello su carta pregiata- sottolinea Ferrulli- nel quale ho voluto rappresentare lo stesso cantante nelle vesti di un omino della Lego, “armato” di chitarra ed occhiali da sole, in una delle mie tipiche ambientazioni pugliesi. Non a caso, il titolo dell’opera, “In una notte con solo due stelle”, richiama una delle sue più belle canzoni d’amore, lo stesso amore che provo da sempre per la mia amata terra’’.
Un incontro nato da messaggi di stima reciproci tramite il social network più utilizzato al mondo e poi la mente del nostro artista contornista metafisico, ha fatto il resto. Il suo cantante preferito, che accompagna le sue giornate, Zibba appunto, è diventato un personaggio Lego tra i trulli, seduto sul ‘’nido’’ della musica che vola nelle nostre menti, tra papaveri e fichi d’india in una notte con due sole stelle. Una notte che, nei quadri del Ferrulli, non conosce buio!
Francesco, però, è stato a sua volta ritratto in maniera sublime dal maestro Giovanni Gasparro, pittore e incisore di fama internazionale, che la Puglia vanta con orgoglio. Un artista della tela che, a soli ventinove anni, si è occupato della decorazione delle ancone marmoree della basilica di San Giuseppe Artigiano a L’Aquila, danneggiata dal terremoto del 2009, dove ha dato vita al più grande ciclo pittorico religioso realizzato negli ultimi anni.
Qualche anno fa, Francesco conosce Giovanni e, rimasto affascinato dalla sacralità del suo tocco e dalla sua ‘’mania’’ di ritrarre uomini con più mani, quasi a rafforzare l’azione che compiono e, nello stesso tempo, la complementarità del loro volere, gli commissiona un ritratto. Ne vien fuori un quadro in cui Francesco è raffigurato con tre mani che destreggiano pennelli, amabili armi bianche, capaci di donare colore anche al mondo più nero.
Così l’arte genera Arte e la sensibilità all’arte crea artisti, seguendo influssi quasi magici eppur casuali.
Fonte:http://m.acquavivalive.it/mobile/news/Cultura/412552/news.aspx